Fall Out Boy "Infinity On High"
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Non è semplice recensire un album dei Fall Out Boy, vuoi perché i quattro ragazzi americani tendono a reinventarsi in ogni lavoro, vuoi perché le loro influenze marcatamente da "sala da ballo" non sempre godono dei favori della critica. Nel nuovo "Infinity On High", primo album del 2007 analizzato da noi, la componente "dance" diventa essenziale sia nel cantato che nella struttura dei brani vera e propria; è come prendere una boy band a caso e metter loro degli strumenti in mano, condire l'insieme con dell'emo-punk ed il gioco è fatto, in pratica otterrete dei Backstreet Boys che si dilettano a scimiottare i Silverstein. Devo dire, senza riserve, che la formula funziona: "The Take Over, The Break Over" e il singolo "This Ain't A Scene, It's An Arms Race" sottolineano quanto vincente possa risultare questa scelta. C'è persino una canzone intitolata "Thriller", che richiama alla memoria un certo Michael Jackson: casualità o volontà precisa? La partecipazione del rapper Jay-Z ci mette nuovi dubbi su quel che avverrà nel futuro prossimo della band. Io mi accontento e promuovo un disco che ha dalla sua l'orecchiabilità di ogni singola traccia e la voglia del quartetto di intraprendere nuovi percorsi. VOTO: 7.
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