Protest The Hero "Fortress"
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Originari dell'Ontario, i Protest The Hero fecero capolino nel music business con l'album "Kezia", datato 2006, un debutto macchiato dall'eccessiva dose di autocompiacimento strumentale. Il novello "Fortress" non giunge a formattare le direttive, ma le smussa un attimino. Il cantato non è più usato con il contagocce, anzi, tra le doti principali c'è da segnalare la varietà degli stili vocali: dallo screamo ai toni tombali tipici del death, senza perdere di vista il gusto per la melodia. Così fa anche la musica che segue incessantemente il singer Rody Walker: "Bone Marrow" in partenza ricorda il prog dei Symphony X per poi spegnersi tra le note di un pianoforte melodrammatico, in "Bloodmeat" e "The Dissonance" sembra di assistere ad una jam session a cui prendono parte una band epic e una metalcore, i cambi di tempo di "Spoils" mi hanno riportato alla mente la frenesia dei The Fall Of Troy, "Palms Reads" ha come punti di forza il basso e un ritornello che mi fa pensare addirittura ai Queen. Sono impazzito? Può darsi. Eppure "Fortress" è tutto questo e anche di più. Brava la Vagrant che ha scommesso su un gruppo completamente diverso dagli altri suoi protetti. VOTO: 7. http://www.protestthehero.com/
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