Sunday, August 31, 2008

Jewels Of Emocore

Emanuel - Cottonmouth: un lavoro non all'altezza sponsorizzato da un singolo spaccasassi, tra i migliori brani dell'anno scorso.


A Static Lullaby - Hang' Em High: duole ammetterlo, ma la vita discografica degli A Static Lullaby è in rapido declino, apparentemente. Teniamo conto però che la opener dell'omonimo lavoro del 2006 prometteva una repentina ripresa: ritornello indimenticabile e una registrazione adatta ad esaltare le doti della band californiana. Vedremo di che pasta sarà fatto il futuro "Rattlesnake!", in uscita il 9 settembre...


Evergreen Terrace - New Friend Request: giunti alla notorietà grazie alle cover, con "Sincerity Is An Easy Disguise In This Business" gli Evergreen Terrace provarono a compiere il grande passo con un disco di inediti, dove spiccava la bellissima "New Friend Request" ottimo esempio di melodia e potenza...un gioiello di emocore, come si intitola questa rubrica.


Nothingface - Ether: all'epoca in cui uscì quest'album (2003) vennero facilmente collocati all'interno delle scena nu metal, oggi tenendo conto del genere sarebbero considerati screamo, con ogni probabilità. "Ether" è un classico brano intimista, di quelli che partono piano per poi esplodere come una bomba a orologeria. TIC-TIC-TIC-TAC!


Hellogoodbye - Figures A And B (Means You And Me): ci troviamo in territori ostili al nostro ambiente usuale, vista la chiara tendenza dance-pop espressa da questo quartetto, eppure la canzone in questione mi ha stupito sin dal riff iniziale. Consigliato a chi ha una mentalità aperta.

Friday, August 01, 2008

Charlottefield "How Long Are You Staying"


Recuperiamo devotamente un album che è passato inosservato a tutti gli addetti ai lavori: l'esordio del 2005 su Fat Cat Records degli inglesi Charlottefield. Che dietro questo quartetto di Brighton si celassero nientemeno che gli eredi dei Jesus Lizard in pochi se lo aspettavano: tuttavia con brani esemplari come "The Eleventh Day" si appropriano di questo diritto senza neanche un accenno di timidezza. Se poi accosti "Nine Tails" a quel noise sguaiato di cui la "lucertola di Gesù" aveva il monopolio, il paragone nasce spontaneo. Unico momento distensivo è la strumentale "How Long", che dà l'impressione di un sole che tarda a sorgere. Nel mio pezzo preferito, "Again", la voce di Thomas Home ricorda come fosse unico lo stile di David Yow e come al giorno odierno loro, tra tanti emulatori, incarnano perfettamente una tipologia di musica, diventata oggi merce rara.