Monday, June 30, 2008

Emocore: The Situation


36 Crazyfists - The Tide And Its Takers (2008): a parte la mancanza di sincerità, un discreto album. Il contratto con la Ferret li ha resi più cattivi, togliendo così al quartetto quel tocco di originalità che li distingueva dal resto della truppa filometalcore;

From First To Last - S/T (2008): la discesa nei meandri del dimenticatoio continua;




Hopes Die Last - Your Face Down Now (2007): un EP di sei pezzi con una bella copertina. Sulla musica sorvoliamo;


Kill Hannah - Until There's Nothing Left Of Us (2006): finalmente è disponibile anche in Europa l'ultimo disco dei Kill Hannah, il top del ridicolo in ambito emo: voce impastata, finte chitarre aggressive e faccette effemminate. Il trionfo della noia;


Silverstein - Arrivals & Departures (2007) : la solita solfa, nulla di nuovo all'orizzonte;



Underoath - Survive, Kaleidoscope (2008) : un live ben registrato, nient'altro da segnalare.

Saturday, June 28, 2008

Protest The Hero "Fortress"


Originari dell'Ontario, i Protest The Hero fecero capolino nel music business con l'album "Kezia", datato 2006, un debutto macchiato dall'eccessiva dose di autocompiacimento strumentale. Il novello "Fortress" non giunge a formattare le direttive, ma le smussa un attimino. Il cantato non è più usato con il contagocce, anzi, tra le doti principali c'è da segnalare la varietà degli stili vocali: dallo screamo ai toni tombali tipici del death, senza perdere di vista il gusto per la melodia. Così fa anche la musica che segue incessantemente il singer Rody Walker: "Bone Marrow" in partenza ricorda il prog dei Symphony X per poi spegnersi tra le note di un pianoforte melodrammatico, in "Bloodmeat" e "The Dissonance" sembra di assistere ad una jam session a cui prendono parte una band epic e una metalcore, i cambi di tempo di "Spoils" mi hanno riportato alla mente la frenesia dei The Fall Of Troy, "Palms Reads" ha come punti di forza il basso e un ritornello che mi fa pensare addirittura ai Queen. Sono impazzito? Può darsi. Eppure "Fortress" è tutto questo e anche di più. Brava la Vagrant che ha scommesso su un gruppo completamente diverso dagli altri suoi protetti. VOTO: 7. http://www.protestthehero.com/

Tuesday, June 24, 2008

This Is The N.E.W.S. June '08 Edition



Vige ancora il massimo riserbo ma è certo che il 2008 vedrà il ritorno in auge di due icone della musica mondiale: i The Cure con l'imminente "Raised Up", già lanciato dal singolo "The Only One", e i Franz Ferdinand con l'attesissimo "Not Yet".

Il primo luglio segnerà l'uscita del sesto full-lenght degli emo punk Alkaline Trio. In anteprima sul loro myspace è possibile ascoltare alcune tracce del nuovissimo "Agony And Irony". http://www.myspace.com/alkalinetrio

Monday, June 23, 2008

The Rise And Fall Of Nu Metal


Era il 1994 quando una combriccola capitanata da tale Jonathan Davis mandò alle stampe il suo debutto ominomo, "Korn". Loro malgrado e in maniera tutto sommato inconscia diedero i natali a una nuova corrente musicale che prese il nome di "new metal" (nuovo metal, appunto), modificato successivamente in "nu metal" (che faceva più tendenza). Purtroppo per loro il monopolio non era destinato a durare: come sanguisughe, una marea di gruppi dai nomignoli stravanganti, per la maggior parte sponsorizzati dall'etichetta Roadrunner, si abbatterono su questo genere, facendone razzia. Come dei figliocci ingrati, smembrarono pezzo per pezzo il giocattolo creato dai Korn, smostrandolo obbrobriosamente, sovraeccitati dal sentore del successo e del denaro. Così ci fu chi ci inserì il grunge degli Alice In Chians (Godsmack, Staind, Full Devil Jacket), chi il rap (Limp Bizkit, Nonpoint, P.O.D.), chi l'elettronica a scopo sempre più estremizzante (American Head Charge), chi abbandonò la propria scena per abbracciare il trend attuale (Sepultura, Machine Head), finché di originale rimase ben poco, tant'é che agli inizi del 2000 già molte band collassarono: la mancanza di idee e svanita quell'aria di novità portò alla loro morte prematura. Ormai il sistema era saturo, urgeva girare pagina. L'approdo su major di diversi volti nuovi sicuramente più pesanti (Caliban, Bleeding Through, The Agony Scene, giusto per citarne alcuni), sempre su sponda Roadrunner, autentica voltagabbana, determinarono il passaggio del testimone: addio nu metal, benvenuto metalcore. L'unica speranza di restare a galla era l'innaturale evoluzione, come fecero ad esempio 36 Crazyfists, Disturbed e Ill Nino. Agli altri non rimase che l'estinzione.

What Is "Metalcore"?

Al capezzale di una realtà agonizzante, dove il suffisso "core" rimane, ma il termine "emo" viene sostituito da quello "metal", si erge una tipologia di fare musica che racchiude un marasma infinito di gruppi vicini eppure così distanti tra loro. Prendiamo come prototipo gli In Flames: come possono essere definiti metalcore se sono in pista da ancor prima che questa sigla venisse coniata? Mi pare una semplice scappatoia giornalistica e un po' ignorante per semplificare la classificazione dei generi, senza bisogno di inventare nuove terminologie. Basta un doppio pedale, delle chitarre mandate a briglia sciolta e un cantante che si affida alla collaudata formula growl/clean vocals e fai metalcore. Io non vedo tutta questa somiglianza tra Avenged Sevenfold, fortemente influenzati dal glam, e gli Still Remains, molto più di frangente death melodico. A questo punto, constatata la morte del "nu metal", dove piazziamo i Korn? Mi sento di consigliar loro di andare di pari passo coi tempi e cavalcare la moda del momento. Altri cinque o sei anni di vita sono assicurati.

Weezer "Red Album"


I colori portano bene ai Weezer. Sarà una coincidenza, ma i loro migliori album hanno i nomi di un colore: dal debutto, "Blue Album", passando per lo sfizioso "Green Album" fino a quest'ultimo "Red Album". Guarda caso, gli altri tasselli della loro discografia sono tutt'altro che dei capolavori: ne è la sintesi "Make Believe" di tre anni fa, che fu anticipato dall'orribile singolo "Beverly Hills". Stavolta però, lo chef Rivers Cuomo e i suoi assistenti hanno creato una ricetta molto appetitosa, reimpastando i loro ingredienti più riusciti: il rock retrò che li rese celebri (" Dreamin' "), l'orecchiabilità irresistibile di alcune melodie ("Everybody Get Dangerous" e il singolo "Pork And Beans") e le ballate nostalgiche ("The Angel And The One"). Se poi, presi da diliri di onnipotenza, decidono di stravolgere la classica struttura compositiva, bisogna prestare attenzione perché ne potrebbe venir fuori una delle migliori canzoni dell'anno, come è provato da "The Greatest Man That Ever Lived", che parte come un anthem corale, sfociando in un power pop di matrice nineties. Salutiamo il ritorno di una band che nonostante l'età si mantiene ancora attuale. VOTO: 8. http://www.weezer.com

LIVE!!! My sweet Revenge @ Orange Rock Cafè - Pescara



14 - 06 - 08

Sono passati due anni dall'ultima esibizione live dei My sweet Revenge e in questo periodo ne è passata di acqua sotto i ponti: gli innesti di Pat e Mark, rispettivamente alla chitarra e al basso, hanno consentito al gruppo di cambiar pelle, evolvendolo radicalmente. Partendo dal presupposto che a poche centinaia di metri suonavano al Rock House gli indiscussi re del thrash 'n' roll, gli scandinavi Entombed, i quattro musicisti pescaresi sono riusciti comunque nell'intento di richiamare all'interno dell'Orange tutta quella cerchia di persone amanti di sonorità più rilassanti. Lo spazio riservato alle antiche sfuriate vagamente metal, infatti, è stato esiguo, se lasciamo da parte l'opener "Fire vs. Ice". La chitarra di Pat si è dimostrata l'arma in più, conducendo il sound verso lande sognanti, alla ricerca della pura sperimentazione. La voce di FaB ha seguito lo sviluppo spontaneo della band, facendo sì che l'acerbità di un tempo lasciasse il posto ad un timbro più maturo. Il basso e la batteria si sono scatenati, senza che la tecnica venisse mai meno. Il pubblico ha partecipato attivamente allo spettacolo, divenuto tributo onesto alla musica come mera forma d'arte. This is my sweet revenge...e confidiamo che lo sia ancora a lungo. http://www.myspace.com/mysweetrevengespace

Saturday, June 07, 2008

SOUNDLABS FESTIVAL 2008


Non prendete impegni per il 25 e 26 LUGLIO! La dodicesima edizione del Soundlabs Festival avrà luogo anche quest’anno presso l’area concerti dello Stadio Fonte dell’Olmo di Roseto degli Abruzzi (TE), a due passi da una delle spiagge più belle dell’Adriatico. Ecco i nomi fino a questo momento confermati: MOGWAI, BLONDE REDHEAD, MICAH P. HINSON, GIRLS IN HAWAII, OFFLAGA DISCO PAX, LIGHTSPEED CHAMPION, PORT-ROYAL .